I rituali
I rituali shintoisti possono essere celebrati sia all'interno dei santuari sia in casa, in piccoli altari chiamati kami-dana. In entrambi i casi prevedono un protocollo molto rigoroso che richiede, prima di tutto, un atteggiamento di estrema sincerità d'animo.
Particolare attenzione viene data a elementi estetici, ai paramenti, agli abiti, ai suoni che accompagnano il rito.
Nell'audio, un frammento di musica cerimoniale. Si noti come la voce proceda omoritmicamente e all'unisono con gli strumenti musicali.

Musica cerimoniale
Jichinsai - Ji Matsuri
È la cerimonia che precede la costruzione di un edificio, sia esso sacro o privato. Si purifica l'area destinata al nuovo edificio, invocando la protezione di un kami.
Norito
Il Norito è il rituale nel quale un sacerdote rivolge preghiere al kami, utilizzando parole e formule di ricercata bellezza.

Orazione shintoista
Misogi
È il rito di purificazione, durante il quale si usa l'acqua per liberare il corpo e la mente dalle contaminazioni.
Shubatsu
Questo rituale di purificazione prevede lo spargimento di sale sui fedeli, sui sacerdoti, sul pavimento del santuario.
Hatsumiyamairi
È il rito che accompagna il bambino al suo primo ingresso in un santuario per mettersi sotto la protezione di un kami. Si compie al trentaduesimo giorno di vita del neonato, se maschio, o al trentatreesimo, se femmina. Generalmente il bambino è portato in braccio dalla nonna.
Funerali shintoisti
Per lo shintoismo la morte è un evento che si pone in conflitto con il kami. Per questo i funerali sono celebrati da laici e non da sacerdoti e seguono, per lo più, il rituale buddhista. Per la stessa ragione, i cimiteri non sono mai collocati nelle vicinanze dei santuari.
