Le catacombe

Agli inizi dell'era cristiana, le catacombe rappresentavano il principale luogo di culto per i fedeli della nuova fede. Erano, propriamente, dei cimiteri sotterranei, scavati nel tufo seguendo un tracciato irregolare, con cunicoli, gallerie, derivazioni.

La religione cristiana imponeva la sepoltura dei defunti, che venivano dunque deposti in loculi scavati nelle pareti delle gallerie, successivamente chiusi da una lastra di marmo o con tegole. Sulla superficie della lastra di copertura veniva talvolta inciso il nome del defunto, insieme a raffigurazioni simboliche o ad affreschi elementari.

Sono stati trovati anche sarcofagi, con figure in bassorilievo. Le principali catacombe di Roma sono quelle di Santa Domitilla, San Sebastiano, San Callisto.

La basilica

La basilica è una costruzione di dimensioni imponenti, già nota nel mondo romano. Era nella basilica, infatti, che si amministrava la giustizia e si concludevano affari. Il modello romano proponeva un ambiente vasto, di forma rettangolare, diviso in navate (generalmente tre) da alti colonnati, con due absidi nei lati minori, chiusi da pareti con la tipica forma a guscio. L'ingresso si trova nel punto medio del lato maggiore.

Nel modello cristiano, la basilica perde il colonnato nei lati minori: in uno di essi viene posizionato l'altare, mentre l'ingresso principale viene aperto nell'abside opposto.

All'esterno della basilica si trova il quadriportico, un ambiente riservato ai catecumeni, i fedeli non ancora battezzati.

Le basiliche possono presentarsi con tre diverse tipologie di pianta: a croce greca (1), a croce latina (2), a croce commissa (3), a pianta centrale (4). Quest'ultima è però più adottata per battisteri e mausolei.

Nella foto, l'esterno della basilica di Santa Sabina a Roma, risalente al V secolo.
Le tre diverse tipologie di pianta della basilica.