Santuario di Barbana
Friuli Venezia Giulia, Grado, Gorizia

È uno dei più antichi santuari d’Italia, accorpato al monastero, che sorge sull’isola di Barbana, nella laguna di Grado. La chiesa attuale è il frutto di numerose modifiche rispetto alla struttura originale che risale al VI secolo.
Nel VI secolo il vescovo di Aquiliea Elia volle la realizzazione di un monastero e di una chiesa su questa isoletta e nominò priore del convento l’eremita Barbano, che viveva in quel luogo e dal quale deriva il nome dell’isola. Intorno a Barbano si formò una prima comunità di monaci che resse il santuario per quattro secoli. Successivamente il santuario venne abbandonato e lasciato più volte in stato di decadenza al punto da dover quasi essere demolito, ma ogni volta, con il ritorno dei frati sull’isola, venne recuperato e assunse nuova dignità.
Fu ricostruito una prima volta dal patriarca di Grado Fortunato intorno all’anno 800; visse una profonda crisi nel periodo in cui papa Leone X lo affidò ai Benedettini di Portogruaro, ma alla fine del XIV secolo venne riaffidato ai frati minori conventuali che lo restaurarono e ampliarono il convento. Fu in particolare Paolo Cribellio l’artefice della rinascita del complesso. Alla fine del Settecento la Repubblica di Venezia allontanò i frati e restituì al convento al clero secolare e nuovamente il complesso venne lasciato in stato di abbandono. Nel 1901 rientrarono definitivamente i frati, che provvidero a nuovi restauri e nel 1924 venne edificato un nuovo santuario da artisti locali.
Nel corso dei secoli, comunque, l’Isola della Madonna è sempre stata punto di riferimento per i marinai e gli abitanti della zona.
La chiesa e il campanile dominano l’isola; la chiesa, relativamente recente, è in stile neoromanico con richiami di architettura orientale. La facciata, molto semplice, presenta delle lesene in pietra e un rosone e la struttura culmina in una cupola. L’interno è a tre navate sormontate da un soffitto a carena di nave. Nell’altare maggiore del 1730 è conservata la statua lignea della Madonna, un’opera del XV secolo di scuola friulana; i due altari laterali di scuola veneziana sono in stile rinascimentale-barocco e dedicati l’uno a san Francesco (1763), l’altro a sant’Antonio (1749); il quadro della sagrestia che raffigura i gondolieri in pellegrinaggio è opera della scuola del Tintoretto. Gli affreschi della cupola sono del 1940, mentre il campanile venne inaugurato nel 1929.
Curiosità
Il convento fu eretto in seguito a un evento miracoloso. Secondo la leggenda, nell’anno 582, durante una terribile tempesta, si vide una statua della Vergine galleggiare sulle acque. La statua venne scaraventata dal mare in burrasca sulla spiaggia della piccola isola. La Madonna, divenuta immediatamente oggetto di venerazione, chiese al vescovo di Aquileia Elia di costruire una chiesa sull’isola di Barbana. Il vescovo fece erigere un piccolo monastero e una chiesa in cui custodire l’immagine della Vergine Maria.