Basilica di San Petronio
Emilia Romagna, Bologna

La chiesa, che per le sue dimensioni attuali è la quinta del mondo cattolico, è dedicata al patrono di Bologna e con la sua possente facciata rimasta incompleta domina la grande piazza antistante.
L’edificio fu iniziato nel 1390, ma i lavori proseguirono durante il XV e il XVI secolo, mentre volta e abside furono completate nel Seicento. Sul portale maggiore della facciata si può notare uno dei più preziosi cicli scultorei italiani del Rinascimento: le Storie del Vecchio e del Nuovo Testamento scolpite da Jacopo della Quercia fra il 1425 e il 1438, che eseguì anche la Madonna col Bambino fra sant’Ambrogio e san Petronio nella lunetta.
Di rilievo sono il coro ligneo quattrocentesco di Agostino de’ Marchi, i due organi monumentali, il ciborio dell’altare maggiore eretto nel 1547 dal Vignola, e si possono ammirare il gioco di colori degli intonaci, le vetrate policrome che impreziosiscono le polifore gotiche.
La chiesa ospita le spoglie di Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone, e una grande meridiana realizzata da Gian Domenico Cassini. Annesso alla chiesa vi è un museo di grande interesse.
All’interno della Basilica nel 1530 si tenne l’incoronazione imperiale di Carlo V per mano di papa Clemente VII.
Curiosità
La Basilica di San Petronio appartenne per un lunghissimo tempo al Comune che ne fece molti usi, non esclusivamente di tipo religioso: la utilizzò per cerimonie, come ritrovo pubblico, come tribunale. Nel 1929, in seguito alla firma dei Patti Lateranensi, la proprietà venne trasferita dal Comune alla Diocesi e nel 1954 la chiesa venne nuovamente consacrata.